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Giordania classica 8GG

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Giordania classica 8GG

Itinerario

Giorno 1: ITALIA – AMMAN

Arrivo all’aeroporto internazionale di Amman, Queen Alia. Incontro con il nostro assistente parlante lingua italiana, per il disbrigo delle formalità doganali. Trasferimento presso l’hotel prenotato e sistemazione nella camera riservata. Cena e pernottamento.

 

Giorno 2: AMMAN – JERASH – UM QAIS – AMMAN

Prima colazione. Partenza per la visita di Jerash: Situata a 50 km in direzione Nord, rappresenta le vestigia dell'antica città romana di Gerasa. La zona è stata probabilmente abitata fin dai tempi del Neolitico, e in un certo momento della sua storia ha fatto parte della Decapoli dell'imperatore Pompeo, una lega commerciale composta da dieci città del Medio Oriente. Gerasa raggiunse l'apice del suo splendore all'inizio del III secolo, ma conobbe un periodo di declino dopo una serie di invasioni cristiane e musulmane, seguite dal violento terremoto del 747. Sebbene gli scavi abbiano avuto inizio negli anni '20 del XX secolo, si calcola che solo il 10% della città sia stato scoperto. L'ingresso di Jerash era costituito da un arco di trionfo, ma adesso l'entrata principale è la Porta sud. All'interno delle mura cittadine si può ammirare il Tempio di Zeus e il foro, che ha un'insolita forma ovale. Dietro il tempio c'è il Teatro Sud, costruito nel I secolo, che aveva una capienza di 5000 spettatori e, continuando in direzione nord, il cardo o strada colonnata, lungo 600m. Il più grande edificio del luogo è il Tempio di Artemide, situato proprio al centro. Proseguimento verso Umm Qais, con una sosta al sito archeologico di Pella: è uno dei siti preferiti dagli archeologi per la copiosità dei ritrovamenti, alcuni di straordinaria antichità. Oltre alle rovine greco-romane riportate alla luce, Pella offre i resti di un insediamento calcolitico del IV millennio a.C., di città fortificate dell'età del bronzo e del ferro, chiese bizantine, antichi quartieri residenziali islamici e una piccola moschea medievale. Proseguimento per Umm Qais. Oltre a Gerasa e Amman, Gadara (l'attuale Umm Qays) e Pella (Tabqat Fahl) furono un tempo città della Decapoli e sono entrambe caratterizzate da un'atmosfera inconfondibile. Abbarbicata su una splendida altura sovrastante la Valle del Giordano e il Mare di Galilea, Umm Qays vanta straordinarie rovine antiche, tra cui lo splendido teatro di basalto nero, la basilica e l'adiacente cortile disseminato di sarcofaghi neri finemente decorati, la strada principale ornata da colonne e una strada secondaria costeggiata da negozi, un mausoleo sotterraneo, due bagni termali, un ninfeo, un ingresso cittadino e la sagoma appena definita di quello che era un tempo un imponente ippodromo. Al termine della visita, rientro in hotel ad Amman. Cena e pernottamento.

 

Giorno 3: AMMAN – NEBO – MADABA – MUKAWIR - AMMAN

Prima colazione. Partenza da Amman per raggiungere il Monte Nebo e la città di Madaba. Il Monte Nebo, con il monumento dedicato a Mosè il luogo più venerato della Giordania. La leggenda racconta che qui morì e fu sepolto. Da un piazzale di fronte alla chiesa si gode una vista stupenda attraverso la valle del Giordano ed il Mar Morto fino ai tetti di Gerusalemme e di Betlemme. Dopo la visita, trasferimento a Madaba: questa piacevole cittadina che si trova 30 km a Sud di Amman è conosciuta per i suoi pregevoli mosaici di epoca bizantina, tra i quali una mappa a mosaico della Palestina risalente al VI secolo. Composta da due milioni di pezzi, la mappa di Madaba mostra il Nilo, il Mar Morto e Gerusalemme, compresa la Chiesa del Santo Sepolcro. Il mosaico si trova nella chiesa greco-ortodossa di S. Giorgio. Buona parte della città è oggi inglobata nel parco archeologico, che comprende le chiese della Vergine e del Profeta Elia risalenti al VII secolo, e la più antica sala di Ippolito, che ospita uno spettacolare mosaico con scene tratte dalla classica tragedia edipica di Fedra e Ippolito. Proseguimento verso Mukawir. Il nome locale di questa collina, ossia al-mishnaqa, la forca, porta risonanze della sua precoce notorietà, poiché la fortezza che la domina è tradizionalmente associata con la reclusione e l’esecuzione di Giovanni Battista. Situata sulle colline a sud-ovest di Madaba, e dando sul Mar Morto, la fortezza di Machaerus si trova vicino al piccolo villaggio di Mukawir, il cui nome riflette quello antico. Ma la storia di Machaerus è più antica di quella di Giovanni Battista. In precedenza, vi era stata costruita una fortezza dal dominatore Alessandro Ianneo (103-76 a C) l’Asmoniano, per difendere il territorio orientale della Peraea dall’invasione dei Nabatei. Era ritenuta talmente inespugnabile che la vedova ed erede di Alessandro vi custodiva tutti i suoi tesori, ma il sito non era veramente inviolabile - nel 57 a.C., dieci anni dopo la morte di Alessandro, quando la guerra civile tra i suoi due figli cominciò, i Romani vi affermarono il proprio dominio conquistando quella fortezza strategica, demolendola virtualmente durante tale processo. Per sigillare il destino della dinastia degli Asmoniani, nel 37 a.C. il senato romano proclamò Erode (successivamente chiamato il Grande) re delle popolazioni e delle terre dei suoi predecessori Asmoniani. Machaerus fu ricostruita da Erode sia come residenza estiva sontuosa e sicura, che come difesa contro i vicini Nabatei. Secondo lo storico contemporaneo Giuseppe Flavio, Erode “costruì delle mura attorno alla sommità ed eresse delle torri agli angoli, ciascuna alta 90 piedi. Al centro di questa recinzione costruì un palazzo che toglieva il respiro per dimensioni e bellezza”. Dopo la morte di Erode, quando il suo regno fu diviso fra i tre figli a lui sopravissuti, il territorio passò ad Erode Antipa. Circa 30 anni dopo, Antipa divorziò da sua moglie (una principessa Nabatea, figlia d’Aretas V) per sposarsi con Erodiade, la moglie di suo fratello Filippo. La moglie ripudiata partì per Machaerus, attraversò il vicino confine con la Nabataea e da lì, sotto la protezione dell’esercito nabateo, si stabilì a sud nella capitale di suo padre, chiamata Petra. Anche Giovanni Battista, che condannava apertamente il divorzio di Antipa e il suo nuovo matrimonio ripetuto, giunse a Machaerus - ma come prigioniero. Giuseppe Flavio ci dice che è qui che danzò Salomè, la figlia di Erodiade, e, su istigazione di sua madre, chiese la testa del Battista su un piatto. Quando Erode Antipa morì, le sue terre furono prese dai Romani, che installarono un contingente di soldati a Machaerus. Ma nel 66 d.C., nelle fasi iniziali della prima rivolta degli ebrei contro la dominazione romana, un gruppo di ribelli conquistò la fortezza togliendola dalle mani della guarnigione romana. La tregua fu molto breve - subito dopo la caduta di Gerusalemme nel 70 d.C., il governatore della Giudea, Lucilio Basso, guidò un attacco contro il castello e lo distrusse. Le fortezze che i Romani avevano costruito per l'assedio e la rampa che crearono per sferrare l'assalto finale, sono ancora visibili sul crinale sottostante. Ma la rampa non fu mai utilizzata perché i difensori si arresero. Dopo le visite, rientro ad Amman per la cena ed il pernottamento.

 

Giorno 4: AMMAN – KERAK – UMM EL RASAS – SHOBAK – BEIDA – PETRA

Prima colazione. Partenza verso Sud per raggiungere la fortezza di Kerak: Il nome "kerak" significa sommità fortificata ed è sinonimo di acra, ma anche di acer, aguzzo in latino. La cittadina, arroccata sulla cima di un'altura, è dominata dalla mole di un castello crociato. Capitale dei Moabiti, costituì l'ultimo rifugio del loro re Mesa il quale si insediò in questa roccaforte per difendersi dai ripetuti attacchi degli Israeliti; cercando di ingraziarsi il favore degli dei, pensò bene di sacrificare loro il suo figlio primogenito, ma senza ottenerne in cambio la salvezza del castello, come sperava! Al tempo dei Bizantini fu anche sede vescovile e doveva essere un centro cristiano importante, se la sua chiesa è addirittura raffigurata nella famosa mappa di Madaba. La fortezza come la si vede adesso fu costruita nel 1136 da Payem, signore della vicina Shobak, agli ordini di Baldovino I, ma sicuramente il luogo era già stato usato in precedenza, data la sua posizione lungo la strada dei re, su un'altura che domina tutta la valle sottostante e di conseguenza le vie carovaniere. Al termine della visita partenza alla volta di Petra, con una sosta per la visita al sito archeologico di Um El Rasas: è un sito archeologico che si trova nella Giordania centro- orientale. Qui sono presenti antiche rovine di epoca romana, bizantina e dei primi secoli dell'espansione araba, risalenti al periodo compreso fra il III e il IX secolo. La maggior parte del sito non è ancora stata portata alla luce; ciò che è emerso comprende un accampamento militare ed alcune chiese, alcune delle quali presentano splendidi pavimenti a mosaico. Di particolare pregio è il mosaico della chiesa di Santo Stefano, in cui sono rappresentate le città che anticamente si trovavano in questa regione. Qui sono inoltre state trovate due torri che probabilmente sono le uniche testimonianze della pratica dei monaci stiliti, un tempo molto diffusa nella Chiesa orientale.Nel 2004 Umm al-Rasās è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Si visiteranno poi le rovine di Shobak, un castello imponente che domina un cono di roccia a 25 km da Wadi Musa. La costruzione prende il nome dal vicino villaggio di Shobak, ma per i crociati era Crak de Montréal - la fortezza del monte reale. Fu costruito nel 1115, sotto il regno di Baldwin I di Gerusalemme, il primo dei numerosi castelli progettati per proteggere la nuova provincia di Oultrejordania dai suoi nemici musulmani, che attaccarono dal percorso di collegamento tra la Siria e l'Egitto - la vecchia Autostrada Regale. Prima dell’arrivo a Wadi Musa si effettuerà una breve sosta a Beida: uno tra gli insediamenti preistorici più antichi del mondo, caratterizzato da un Siq con delle abitazioni ed impianti agricoli di irrigazione dei terrazzamenti succedutisi nei secoli.. Gli scavi archeologici svoltisi per vari anni consecutivi hanno rilevato l'esistenza di sei diversi livelli di abitazione con quattro tipi di architettura ognuno dei quali con caratteristiche e tecniche proprie. I più antichi abitanti di Beida risalgono al periodo neolitico (7000 a.C. circa): essi usavano utensili di pietra, costruivano case, macinavano cereali ed elaboravano tecniche artigianali. Arrivo a Petra. Cena e pernottamento. Dopo cena si effettuerà un tour del sito archeologico in notturna, un’esperienza molto suggestiva.

 

Giorno 5: PETRA

Prima colazione. Per affrontare questa giornata, consigliamo abbigliamento comodo da escursione, o da trekking. Trasferimento alla zona archeologica per un’intera giornata di visite. E’ tra i più affascinanti e suggestivi luoghi del Medio Oriente. Un tempo capitale dei Nabatei, gli arabi che dominarono l'area transgiordana prima dell'arrivo dei Romani. Petra è una stupefacente città scavata nella roccia. Dimenticata per un migliaio di anni e riscoperta solo nel 1812, Petra promosse la propria immagine facendo da sfondo al film Indiana Jones e l'ultima crociata. Dalla sua riscoperta e fino agli anni '80 del XX secolo è stata la residenza di numerose famiglie beduine che, trasferite, non hanno per niente apprezzato la nuova sistemazione. Il monumento più famoso di questo sito è il Khazneh, o Tesoro, la cui facciata, meravigliosamente scolpita, è la prima cosa che vedete quando entrate dal suq. Anche il monastero è altrettanto imponente ed offre una vista incredibile. C'è poi un anfiteatro con una capienza di 8000 posti e il Tempio dei leoni alati, ancora in fase di scavo. Al termine delle visite, rientro in hotel. Cena e pernottamento.

 

Giorno 6: PETRA - WADI RAMM – AMMAN

Prima colazione. Per affrontare queste giornate, consigliamo abbigliamento comodo da escursione o da trekking. Partenza verso Sud- Est per accedere alla Riserva Protetta del Wadi Ramm, per un’escursione in Jeep 4x4, gestite dalla tribù della riserva, sui percorsi del deserto rosso: Il deserto del Wadi Ramm offre uno dei più spettacolari scenari desertici del mondo. Il paesaggio è composto da bizzarre formazioni rocciose che svettano sulla pianura di sabbia, note come jebel. Anche se molti turisti vi si recano, il posto non ha perso la sua maestosità. Gli unici residenti della zona sono i circa 4000 abitanti del villaggio e i beduini nomadi, e i soli edifici sono tende di lana di capra, alcuni negozi e alcune case in cemento, e il forte dove ha sede il quartier generale della polizia del deserto. L'impero nabateo, che ha governato a lungo su Petra, ha lasciato a Rum le rovine di un tempio; la zona è un'interessante esposizione di arte rupestre thamudica e cufica. Proseguimento verso Amman. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.

 

Giorno 7: AMMAN - MAR MORTO - AMMAN

Prima colazione. Trasferimento in una struttura attrezzata del Mar Morto per una giornata dedicata al relax. Il Mar Morto è un enorme lago salato, situato tra Israele e Giordania. Il lago si è formato nella depressione più bassa della Terra, circa 390 metri sotto il livello del mare. E’ lungo 76 km e largo 16, con una superficie di 1000 kmq. L’elevata salinità delle proprie acque non permette lo sviluppo di creature marine, ma sin dall’epoca dell’Impero Romano, le proprietà curative di tali acque erano conosciute ed apprezzate. Nel tardo pomeriggio rientro ad Amman. Cena di arrivederci in un ristorante tipico della capitale. Pernottamento.

 

Giorno 8: AMMAN – ITALIA

Prima colazione. Trasferimento in aeroporto dove il ns assistente supporterà i Sig.i Viaggiatori per le pratiche d’imbarco sul volo di rientro in Italia.